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L'economia venezuelana è prevalentemente
basata sull'industria pelitrolifera: circa il 75%
delle entrate dello stato ha origine da quel settore.
Tuttavia, nonostante il tipo di industria in questione
occupi una porzione così massiccia del reddito
nazionale, solo il 3% della popolazione è impiegato
nel settore. |
Negli ultimi
decenni, in conseguenza alla crisi petrolifera mondiale,
anche in Venezuela si è iniziato a sfruttare
maggiormente le risorse minerarie come ferro, bauxite
e carbonio, presenti in ingenti quantità nel
sottosuolo del paese. Le rocciose montagne venezuelane
nascono inoltre discrete quantità di oro e
diamanti. La favorevole posizione geografica e la
presenza di fiumi navigabili aperti sul mare ha reso
possibile lo sviluppo delle transazioni commerciali
con il resto del continente.
I comparti industriali producono prevalentemente cemento,
vetro e carta e negli ultimi anni sono entrati a far
parte del secondario anche stabilimenti per il montaggio
di automobili e veicoli commerciali. Nel settore tessile
trova rilevanza la lavorazione del cotone, mentre
in quello alimentare prevalgono gli zuccherifici.
L'economia di mercato del Venezuela risulta molto
aperta e favorevole agli investimenti stranieri. In
questo paese viene registrato il consumo medio pro-capite
più alto del Sud-America (2.124 dollari). La
pressione fiscale in Venezuela è bassa, in
quanto si colloca nella fascia inferiore al 6% sul
PIL. |
Alcuni dati economici di riferimento (anno 2000)
P.I.L.-
parità del potere d'acquisto - |
146,2 miliardi
$ |
P.I.L-
tasso di accrescimento reale - |
3.2% |
P.I.L.pro
capite a parità di potere d'acquisto |
6.200 $ |
P.I.L.composizione
per settori: |
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agricoltura 5%
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industria 24%
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servizi 71%
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Popolazione |
sotto la linea di povertà: 67% |
Tasso
inflazione |
13% |
Forza
lavoro |
9.9 milioni |
Tasso
disoccupazione |
14% |
Esportazioni
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32.8 miliardi
$ |
Importazioni |
14.7 miliardi
$ |
Valuta |
VEB bolivar |
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